Stonefly

1° Premio Stonefly per l’Arte Contemporanea 2008

L’opera di Annalù e più in generale il suo lavoro d’artista, presenta delle caratteristiche valoriali che rispecchiano in modo importante e soprattutto immediato molti aspetti dell’identità Stonefly, quasi si trattasse di un lavoro fatto su commissione. In realtà non è così e questo rappresenta proprio il bello dell’incontro tra l’artista e l’azienda, e quello che se ben gestito, può fare la differenza!

L’opera Flying feet Rappresenta i piedi alati legati al mito di Hermes, messaggero e protettore degli atleti. Racchiudono oltre ad un concetto di leggerezza anche uno di protezione a livello fisico.

Fly sono le farfalle di Annalù attraverso cui l’artista trasmette il senso della metamorfosi, del passaggio, dell’evoluzione. L’artista cerca di fissare nelle sue opere l’attimo in cui la metamorfosi si compie, di comprendere i meccanismi e le forze che sono alla base del processo insito nel passaggio fra uno stato ed un altro, sia che si tratti di uno stato meramente fisico, che di uno stato psicologico o spirituale. Annalù, nella sua personale ricerca,  intende la metamorfosi, in senso lato, come il passaggio fondamentale per progredire verso una nuova realtà, verso una nuova coscienza, verso una nuova dimensione fisica e cognitiva. La metamorfosi oltre ad essere un valore per un’azienda che si innova è anche rispecchiabile nella funzione e nella tecnologia delle calzature Stonefly.

Fly è anche una parte del nome dell’azienda.

Sui passi alati di Hermes di Igor Zanti

Nelle opere di Annalù è sempre presente un senso di metamorfosi, di passaggio, di evoluzione, una sorta di viaggio fra stati diversi, fra realtà differenti, uno spirito di ricerca che condivide alcuni aspetti tipici della scienza alchemica. L’artista cerca di fissare nelle sue opere l’attimo in cui la metamorfosi si compie, di comprendere i meccanismi e le forze che sono alla base del processo insito nel passaggio fra uno stato ed un altro, sia che si tratti di uno stato meramente fisico, che di uno stato psicologico o spirituale. Annalù, nella sua personale ricerca, intende la metamorfosi, in senso lato, come il passaggio fondamentale per progredire verso una nuova realtà, verso una nuova coscienza, verso una nuova dimensione fisica e cognitiva.

E’ importante comprendere come l’aspetto tattile e materico sia uno degli elementi fondamentali del lavoro di Annalù, quasi l’artista voglia suggerire al pubblico lo sforzo e l’energia che viene sprigionata nel momento in cui una metamorfosi o il passaggio fra uno stato e l’altro si attua: lo sforzo della crisalide per diventare farfalla, del minerale per liberarsi dalla roccia che lo racchiude. Il lavoro di Annalù si pone in quell’istante di transizione fra pittura e scultura, in un terreno ibrido che però concede all’artista di sperimentare differenti possibilità espressive. Ci conduce attraverso un viaggio iniziatico, mediato da una sensibilità profondamente femminile e da un senso di rarefatta poeticità, un viaggio dove incontreremo simboli antichi e ancestrali, dove riscopriremo elementi che sono alla base della cultura occidentale, che ci porrà degli interrogativi sulla esistenza umana, sul valore dell’arte quale mezzo di conoscenza, un viaggio che intraprenderemo al fianco dell’artista seguendo i passi alati di Hermes.

Estratto dal testo “Sui passi alati di Hermes”, catalogo Mostra Personale Zaion Gallery Biella, 2008.