The Garden

Solo Show – Annalù

Digital White – ArtVerona

Da molto tempo lavoro sul concetto di bonsai, immaginando costruzioni naturali come architetture dell’immaginario: sculture con radici possenti, corpi nodosi e movimentati che si sviluppano mediante chiome impossibili, brulicanti, aeree, fatte di ali smembrate.

Alberi come uomini fragili, devastati, ma ancorati con le loro radici a paesaggi impervi e rami come braccia che cercano la luce in un movimento di risalita e ascensione.

Piante visionarie che diventano scenari apocalittici di un Eden senza tempo e nel loro movimento di sopportazione e lotta riconquistano un equilibro intenso così come nell’estrema fragilità manifestano la loro presenza in forme concrete